CURCUMA: UN TOCCASANA NATURALE

Antiossidante, antinfiammatoria, in grado di contrastare i disturbi del ciclo mestruale, di migliorare la digestione e la salute intestinale, a sostegno della funzionalità epatica e articolare.

Insomma, l’aggettivo giusto per la curcuma è magica!

Ma andiamo per gradi.

La curcuma è una spezia (deriva dalla pianta della curcuma longa, appartenente alla famiglia delle Zingiberacee) molto utilizzata nella medicina tradizionale indiana e cinese (è infatti l’ingrediente principale del curry), contenente un potente estratto quale la Curcumina, responsabile delle sue molteplici proprietà e benefici.

Caratteristica molto importante della curcumina è la sua liposolubilità, ciò significa che, per essere assorbita al meglio, va assunta insieme ad una fonte di grassi, come l’olio d’oliva.

Inoltre, associandola alla piperina (un composto presente nel pepe nero), si arriva ad aumentarne la biodisponibilità di almeno 20 volte.

La curcumina, un polifenolo con proprietà anti-infiammatorie, anti-depressive, anti-dolorifiche, non è l’unica sostanza terapeuticamente attiva, presente nella curcuma.

Quest’ultima contiene, infatti, una serie di principi attivi quali ad esempio:

  1. curcumina e curcuminoidi, ovvero le sostanze che le conferiscono il colore giallo-dorato;
  2. oli essenziali;
  3. sali minerali, come ferro, calcio, fosforo e potassio;
  4. vitamine, come vitamina B3 e vitamina E.

La ricchezza di principi attivi della Curcuma ne evidenzia i suoi molteplici usi, molto diffusi soprattutto nei paesi di origine:

  1. neuroprotettore in casi di deficit cognitivi o di memoria;
  2. analgesico;
  3. anti-invecchiamento;
  4. anti-infiammatorio;
  5. battericida e antivirale;
  6. cicatrizzante;
  7. antiossidante;
  8. combatte i radicali liberi nell’organismo;
  9. favorisce la riduzione del colesterolo nel sangue;
  10. potere battericida più efficace, rispetto a chiodi di garofano o origano.

Risulta quindi consigliabile l’aggiunta della curcuma (salvo particolari condizioni descritte di seguito) a piatti di carne, pesce e verdure, preferibilmente dopo la cottura, altrimenti si disperderebbero circa un 80% delle sue preziose proprietà.

La quantità massima giornaliera è pari ad un cucchiaio.

Inoltre, esiste un utilizzo particolare della spezia in questione tale da creare un mix benefico per l’organismo contro raffreddore e malanni di stagione, ovvero il latte d’oro o golden milk: una bevanda a base di latte vaccino o bevande vegetali, curcuma e pepe nero, dalla ricetta molto semplice, costituita da due fasi:

  1. realizzazione della pasta di curcuma;
  2. aggiunta al latte vaccino o vegetale.

La curcuma è quindi un vero e proprio toccasana.

Ma attenzione, non per tutti!

Infatti, vi sono situazioni in cui il consumo della curcuma è preferibile evitarlo:

  1. in gravidanza
  2. in condizioni patologiche quali ulcere o calcoli biliari;
  3. in presenza di malattie epatiche, come ittero, fegato grasso, cirrosi;
  4. nei soggetti che assumono anticoagulanti e insulina;
  5. in vicinanza all’esposizione prolungata al sole, in quanto la curcuma aumenta la sensibilità ai raggi solari.

Dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Bonacci